Si chiama Serpent d’Océan e non è lo scheletro di un animale realmente esistito, ma una scultura che si trova a Saint-Brévin-les-Pins, nei pressi di Nantes, in corrispondenza con l’estuario del fiume Loira. L’autore è l’artista Huang Yong Ping, di origini cinesi e naturalizzato francese, che ha completato l’opera nel 2012.
Lo scheletro è realizzato in alluminio e viene continuamente coperto e scoperto dalla marea, come si trattasse di un resto paleontologico che appare e scompare in base a cicli naturali. La curva della spina dorsale del serpente ricalca la forma del vicino ponte di Saint Nazaire, armonizzando l’inserimento della creatura con l’ambiente circostante.
Nonostante sia uno scheletro immobile, il “Serpent d’Océan” trasmette un puro senso di movimento. La coda termine con un’appendice sottile che sembra sospingere l’animale verso la battigia, e il variare del livello delle maree rendono l’opera d’arte illusoriamente “viva”. L’opera, grazie alle sue dimensioni, è visibile persino grazie ai satelliti di Google Maps a questo indirizzo.
Nonostante i 130 metri della scultura siano decisamente imponenti, nel 2016 Yong Ping si è superato, creando un serpente di 240 metri al Grand Palais di Parigi.
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